“Roussillon è un piccolo borgo con pochi abitanti arroccato su un canyon multicolore dalla bellezza inspiegabile da cui si ricava l’ocra… Arrivo a Roussillon in mattinata, è una giornata soleggiata e i riflessi che offre questa cittadina sono incredibili. Il primo ad accogliermi è un gatto bianco come la neve bellissimo con un occhio azzurro ed uno verde. Incuriosita lo seguo e mi conduce come per magia verso la cittadina, mi perdo tra le viuzze tutte in salita che riportano gli stessi colori della terra, poi il gatto scompare dietro una porta a due battenti. Cerco di sbirciare silenziosamente, quando sento una voce …”
Con questo breve estratto di un romanzo che sto scrivendo, ambientato anche in Provenza vi introduco alla visita di…
Roussillon – 50 sfumature d’ocra
Spiegare il fascino che sprigiona Roussillon non è facile, bisogna camminare per le vie di questo meraviglioso borgo ed osservarlo dal punto panoramico all’ingresso del sentiero delle ocre. I colori della terra dall’ocra al rosso tingono il borgo di mille sfumature, come un fuoco sempre acceso anche sotto un cielo nuvoloso. Inspiegabile la bellezza del paesaggio quando il mistral spazza via ogni nube regalando un cielo limpido di un azzurro incredibile. Il sole accende Roussillon regalando riflessi che scaldano il cuore, il tutto incorniciato dal verde intenso della vegetazione incontaminata in cui è immerso il canyon d’ocra su cui è arroccato il paese.
Intorno a Roussillon troviamo la “Valle delle fate” ed il “Viale dei giganti” un sentiero scavato in mezzo alle cave, che a seconda di dove batta il sole assume colori caldi e meravigliosi dal giallo, all’arancione al rosso scuro da cui prende il nome il borgo. Il sentiero è visitabile. Il biglietto di ingresso costa 2 euro e 50 e li vale tutti ed anche di più. L’ora migliore poco prima del tramonto quando i giochi di luce tra sole e terra producono riflessi magici. I sentieri sono due uno da 30 minuti, l’altro da un’ora, sono poco impegnativi ed è possibili farli anche con bimbi al seguito. Un po’ di polvere vi resterà addosso e sui vestiti tingendo anche voi con i colori meravigliosi di Roussillon.
Ci sono diversi parcheggi alcuni più grandi altri più piccoli, ma sono tutti vicini al centro del paese raggiungibile a piedi con una passeggiata. I posti sono a pagamento, ma la cifra è simbolica (come quasi ovunque in Provenza). Noi abbiamo pagato due euro per l’intera giornata. Unica cosa il mercoledì, giorno di mercato, bisogna arrivare presto, altrimenti si rischia di non trovare posto.
Il paese è una tavolozza di colori, con i muri che vanno dal giallo all’arancio intenso, passando per il rosa, che fa da contrasto con l’azzurro ed il verde acqua delle persiane. Ogni angolo, ogni scorcio trasuda arte e poesia. Non c’è angolo a Roussillon che un pittore non vorrebbe ritrarre. Le botteghe di artigiani e ceramisti sono tutte bellissime e colorate. Io ho preso una tazza da colazione per il mio bimbo da un negozio all’inizio del paese che, su ordinazione, fa pezzi personalizzati, con nomi, frasi etc. Poi ho comprato un paio di espadrillas per me e due cappelli bellissimi per mio marito ed il mio cucciolo da Le Gabouton negozio fornitissimo con commesse gentilissime. Vi perderete a provare cappelli ed espadrillas dai mille colori.
Ma il vero colpo di fulmine, folle ed intenso, l’ho avuto per il mercato. Non si spiega come in un paese così piccolo possano stare tanti banchi. Spezie, saponi, profumi, lavanda, ceramiche, marmellate, frutta, verdura, dolci, mille colori, mille sapori. L’essenza di questa terra in un dedalo di banchetti. Il paradiso. Inutile dire che avrei comprato tutto, ma la vera rivelazione è stato il banco che vendeva le bandeau, la reintrepretazione delle fasce anni 60-70. Era preso d’assalto da donne di ogni età, dalle bimbe alle nonne tutte alla ricerca di un bandeau. Io ne ho prese due e mi sono dovuta trattenere. Le vendono anche online. Le trovate su BandeauMalin
Non abbiamo dormito a Roussillon, perchè abbiamo scelto come base Bonnieux, molto comoda per visitare tutto il Luberon, ma le recensioni parlano benissimo dell’hotel Clos de la Glycine che vanta anche uno dei ristoranti più rinomati della zona Chez David che noi non abbiamo testato.
Quando abbiamo visitato Roussillon la prima volta era maggio e faceva freddo. Ci siamo fermati a cenare alla brasserie Le Castrum, con tipiche tovaglie a quadretti ed atmosfera cordiale. Al contrario di quanto letto sulle recensioni, con noi sono stati molto gentili ed il mangiare era discreto. Io ho preso una sorta di parmigiana di melanzane e la tatin ai fichi, consigliatissima. Abbiamo cenato all’interno perché fuori faceva davvero freddo. I posti dentro sono pochini ed i tavolini molto attaccati, ma siamo riusciti ugualmente a ritagliarci il nostro angolo d’intimità.
Questo borgo è così magico che esiste una leggenda… Se volete scoprirla ed avere qualche particolare in più su Roussillon cliccate qui
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