“…Era giugno e a Ménerbes l’aria era frizzante. Lucille lavorava nella pasticceria di madame Blanchard, Le petit gâteau Il locale aveva sempre prodotti freschi ed una particolarità: i dolci erano preparati seguendo il tema della settimana. E così c’era stata la settimana delle fragole, quella dei lamponi, quella dei mirtilli e così via. Lucille aveva aperto il locale prima del solito. Erano ancora le 8, stava sistemando su delle alzatine delle piccole tarte tatin all’albicocca, protagonista della settimana quando lo vide entrare. Alto, bermuda cachi, camicia di lino bianca stropicciata, capelli castani schiariti dal sole ed occhi buoni, profondi, meravigliosi. Le sorrise e lei per poco non perse l’equilibrio. Non aveva mai creduto ai colpi di fulmine, perché non aveva ancora incontrato lui…”
Ménerbes, quiete, natura, vino e … 1000 cavatappi!
Come nostra abitudine 🙂 un breve estratto da un mio racconto, Stay, ci introduce alla visita di Ménerbes, considerato uno dei borghi più affascinanti del Luberon. E’ un villaggio arroccato, come altri, ma si sviluppa in lunghezza correndo lungo un promontorio roccioso. Peter Mayle, autore del libro Un’ottima annata da cui è stato tratto il film di Ridley Scott con Russel Crowe e Marion Cotillard, ha scelto proprio questo piccolo borgo per abbandonare l’Inghilterra e trasferirsi in Provenza. E’ un posto tranquillo, non invaso dai turisti come accade per altri borghi provenzali, la vista è meravigliosa, si trova tra Oppède a ovest e Lacoste ad est, è circondato da campi e vigneti. Ma…. c’è sempre un ma, io forse avrei scelto un altro posto per trasferirmi in Provenza, ma si sa con i posti che visitiamo è come con le case, sono loro a scegliere noi…
A giustificazione di Ménerbes devo anche dire che abbiamo visitato il borgo in una giornata infausta, il cielo era grigio, una nebbiolina sottile avvolgeva il panorama, salvo qualche raro sprazzo di sole. Con il bel tempo la vista deve regalare immagini meravigliose, visto che i vigneti ed i mas che si incontrano lungo la strada fanno sognare (come quello che potete ammirare qui sopra, che ne dite?).
Per quanto riguarda i negozi, non ho trovato nulla di interessante, le uniche cose che avrei comprato, erano i ricettari provenali nella piccola libreria annessa al “Museo dei Cavatappi” 🙂 , ma all’epoca cucinavo davvero poco e me li sono lasciati sfuggire. Ma voglio tornare a Mènerbes in una giornata di sole, per poter godere a pieno della sua bellezza e darle il giusto merito.
Il museo si trova nella parte bassa del paese. L’ingresso costa poco ed oltre a poter ammirare una vasta collezione di tire bouchon (oltre 1000) di ogni epoca, forma e colore. L’ingresso include anche una visita alle cantine con degustazione guidata e qualche assaggino. Davvero carino.
Usciti dal museo ci siamo incamminati lungo le stradine in salita circondate da case antiche per arrivare fino ai piedi di un piccolo castello (le Castelet) costruito sulle rovine di un’antica fortezza. Qui ci siamo riposati godendo del panorama e di una sensazione di pace e tranquillità senza pari. Proprio per questa caratteristica Ménerbes, storicamente ed ancora oggi, viene scelta da molti artisti, scrittori, pittori. scultori, come luogo dove trovare ispirazione immersi nella pace e nella natura incontaminata, in un piccolo paese che ha conservato l’autenticità provenzale.
Poco lontano merita una visita l’Abbaye de Saint Hilaire, dov’è possibile godere del panorama ed acquistare alcuni prodotti realizzati con la lavanda dai monaci.
L’aspetto che ho amato di più comunque è la vista sui vigneti circostanti che sono un po’, insieme ai campi di lavanda, la caratteristica della zona.
Anche qui non siamo riusciti a vedere il mercato che si tiene il giovedì ed il sabato mattina sul parcheggio Rossignol e sulla rue Marcellin Poncet. Segnalato la terza domenica del mese d’aprile anche il mercato dei formaggi (chissà che bontà)
Altre feste da segnalare, quella patronale il 25 agosto, la Festa del Tartufo la domenica tra Natale e Capodanno.
Nel borgo si tengono concerti da camera durante tutto l’anno (l’elenco completo lo travate sul sito del comune)
Altro evento da segnalare la festa dei vini del Parco Naturale Regionale del Luberon il 26 luglio
Caratteristico, come nei film, da luglio ad agosto anche il cinema all’aperto
Per quanto riguarda vitto ed alloggio, noi non abbiamo dormito a Mènerbes, ma se avete in programma di visitare il Petit Luberon potrebbe essere un buon punto di partenza visto che non dista molto da altri borghi interessanti come Bonnieux, Lacoste, Goult, Joucas, Lagnes, soprattutto se intendete rilassarvi e godere della natura.
Non ci siamo fermati ne a pranzo ne a cena, visto che un cielo nero minacciava il nostro rientro verso Cavaillon, però abbiamo sentito parlare molto bene de Les Saveurs Gourmandes piccolo caratteristico ristorante, bellissimo anche da visitare, con ottimo rapporto qualità-prezzo. si parla bene anche del ristorante della Maison de la truffe e du vin du Luberon. Contrastanti invece i pareri sul ristorante in mezzo alle vigne della meravigliosa Bastide de Marie, spero solo che il prezzo del ristorante sia più abbordabile di quello delle camere, bellissime, ma carissime!
Insomma se siete alla ricerca di pace e tranquillità non fatevi sfuggire Ménerbes. Io un’altra visita qui la farò sicuramente, se non altro per prendere quel famoso ricettario…. 🙂 😉
Se volete continuare con me questo meraviglioso viaggio alla scoperta dei borghi più belli di questa regione cliccate su La Mia Provenza
Se desiderate immergervi in una lettura che vi faccia respirare un po’ d’atmosfera provenzale cliccate su Stay
Se invece preferite preparare un piatto che nei colori e nei sapori vi ricordi la Provenza cliccate su Risotto ciliegie e noci pecan
Se mentre leggete, cucinate e sognate ad occhi aperti volete ascoltare una canzone di sottofondo, come faccio sempre io vi consiglio Carte Balche – C’est just un tango