“… Quando sono arrivata qui a Joucas, borgo meraviglioso di poche anime tra Roussillon e Gordes non sapevo dove andare. Poi quando sono entrata nel piccolo bar del paese ho incontrato lei. Ricordo ancora la prima volta che mi sono seduta al tavolo di legno del ‘Petit fenetre sur la vie’, ho ordinato un bicchiere di vino e Michelle, con un sorriso enigmatico ed grembiule a fiori sopra il vestito di lino bianco scollato, è arrivata con l’intera bottiglia. Si è seduta al tavolino con me, mi ha guardato dritta negli occhi, ha riempito due bicchieri di rosso, ha sollevato il suo e mi ha detto “ad un nuovo inizio”. Non sapeva nulla di me, mi aveva visto per la prima volta dieci minuti prima, ma mi aveva letto dentro. Siamo diventate subito amiche. Non confidenti, perchè non me la sento ancora di parlare di me, neppure con lei, neppure con me stessa, ma amiche. Michelle è diventata una persona su cui contare, un punto di riferimento, un’occasione per ripartire. Mi ha chiesto se sapevo cucinare. Le ho detto di sì, che a casa qualche volta mi cimento con nuove ricette, che cucinare mi rilassa. E’ stato così che mi ha affidato la gestione della ‘Bastide de Reves’. In piena fiducia, senza neppure conoscermi. Dopo mezz’ora brindavamo insieme, ancora. Lei aveva trovato una persona che gestisse la casa, io un motivo per restare, mettermi in gioco e non scappare altrove. Perchè no?…”
Con questo breve brano estratto da un libro che sto scrivendo ambientato in Provenza vi introduco la tappa di questa settimana. Andiamo alla scoperta di …
Joucas, piccola perla del Luberon, musa ispiratrice per artisti romantici!
Joucas mi è rimasta nel cuore. Ma come? Mi direte voi! Lo dici sempre. :))) In effetti sono diversi i borghi provenzali che mi son rimasti nel cuore, ma Joucas ha un posto di riguardo. Perché? Perché affacciandosi sul panorama meraviglioso, che ci proietta sul borgo color ocra di Roussillon e su incantevoli filari di vite, si respira un’atmosfera di pace e tranquillità unica. Salendo per le crose del borgo, lastricate in pietra antica, con le abitazioni vicine silenziose e perfette, si prova una meravigliosa sensazione di beatitudine. Esagerata dite? Provate a fare due passi lungo queste stradine, fermandovi ogni tanto ad ammirare il panorama con i suoi colori prepotenti che contrastano con il blu scintillante del cielo spazzato dal mistral e riempitevi i polmoni di aria pura ed incontaminata, l’aria vera e genuina che si respira da queste parti e so che mi darete ragione. 😉 Appena ho messo piede a Joucas mi è venuta l’ispirazione per il mio libro. Per questa ragione la porto nel cuore.
Joucas è un po’ la musa di molti artisti, tra i tanti, lo è stata e continua ad esserlo sicuramente per gli scultori Mieke Heybroek e Ulysse Plaud, coppia che lavora pietra e legno a quattro mani e che ha regalato a Joucas opere suggestive come quelle che potete ammirare lungo le vie del paese (dove si trova anche il loro atelier) ed in Place de la Fontaine. Nella stessa piazza potrete ammirare la chiesa di St Jean Baptiste, ordinaria all’esterno, ma con magnifici affreschi all’interno. Place de la Fontaine è un minuscolo angolo di paradiso, la potete osseravare in alcune di queste foto, tra cui quella che apre il post. Dalla piazza parte una lunga crosa che si inerpica in salita offrendo scorci meravigliosi. Le abitazioni che la costeggiano sono semplicemente incantevoli, perfettamente conservate, sembrano uscite da una fiaba, sembrano magiche… e forse lo sono 😉
Unico problema, se non avete un uomo volenteroso e forzuto al seguito, è inerpicarsi per le crose acciottolate con i passeggini. Difficile, faticoso e scomodo per chi spinge, ma anche per il piccolo trasportato. Guardate il mio cucciolo, nella foto qui sopra, come si teneva ben saldo durante la discesa 😀
Ma se riuscite ad organizzarvi con una fascia o con uno zainetto per portarli sulle spalle come quelli che si usano in montagna, non potete perdervi questo borgo bellissimo. Guardate in queste foto che meraviglia sia il panorama sia gli scorci di crose e case. Insomma visitare questo borgo è d’obbligo se fate il tuor del petit Luberon!
Il paese di per se non offre molti negozi. Uno solo il ristorante con un bellissimo panorama, il Bistrot La Terrasse e c’è un solo negozio dove trovare un po’ di tutto, l’Epicerie La Joucassienne, però nei dintorni sono tantissime le Maison de Chambre e le Chambre d’Hotes. Tutte incantevoli, con giardini meravigliosi, ristoranti e piscina. Se cliccate QUI ne troverete un bel po’, oppure potete consultare il sito del paese cliccando QUI
Per la sua posizione centrale, 4 soli chilometri da Roussillon ed altrettanti da Gordes, 10 da Fontaine de Vaucluse, da Lacoste e solo uno di più da Ménerbes, spesso Joucas è scelta come base per spostarsi alla scoperta del Luberon. Non ho trovato il giorno di mercato, ma ho scoperto che spesso, durante l’estate, il borgo si trasforma in un vernisage all’aria aperta per artisti, almeno così sembra. Comune piccolissimo, con meno di 500 abitanti, si è aggiudicato il primo premio per i villaggi fioriti e per la conservazione del patrimonio storico culturale. E’ un piccolo autentico gioiellino!
Grazie agli interventi per migliorare l’irrigazione dei campi negli ultimi anni Joucas è diventato produttore dei vini AOC Ventoux. Le viti hanno rimpiazzato campi di meloni, zucchine e pomodori. Degno di nota il moscato prodotto nella zona.
Nel 2000 ha inaugurato una piccola biblitoteca segno di una ripresa del paese diventato patria di artisti di ogni sorta, attori, scrittori, sceneggiatori, pittori e scultori, alcuni tengono anche dei corsi! Per informazioni è possibile consultare il sito del Comune di Joucas
Durante l’anno ci sono anche alcune feste programmate come la Festa Votiva dal 21 al 24 agosto con tante iniziative, attrazioni ed animazione, diverse. Il 7 settembre per gli amanti della musica “Concert Evasion Lyriques” al centro culturale. Altri spettacoli, teatrali e non, saranno programmati dal comune di volta in volta.
Secondo me però la vera forza di Joucas non sono le feste, anzi, è la sensazione di essere in pace con se stessi e con il mondo che vi pervade mentre gustate un bicchiere di vino osservando il panorama.
Cosa ne pensate? Vi ho fatto venir voglia di visitare questo borgo delle favole? Da scegliere come meta se siete alla ricerca di una vacanza di autentico relax o se, come la sottoscritta, siete in cerca d’ispirazione. In entrambi i casi Joucas è il posto che fa per voi!
Per oggi il nostro viaggio insieme alla scoperta dei borghi più belli della Provenza finisce qui, ma se volete proseguire e scoprire altri posti meravigliosi di questa fantastica regione cliccate su La Mia Provenza
Se invece siete alla ricerca di un “viaggio romantico con la fantasia” in questi borghi bellissimi leggete uno dei miei racconti, cliccate su Stay
Se preferite riproporre in tavola una ricetta dai colori provenzali allora cliccate su Tartellette con crema frangipane, marmellata e frutti di bosco
Come sempre vi lascio una canzone per accompagnare il vostro viaggio alla scoperta di questo borgo meraviglioso, la lettura del racconto e la preparazione delle tartellette e … come sempre … 🙂 mi affido a lui che più di tutti mi fa respirare l’atmosfera magica di questi posti incantati
Per ascoltare la canzone che vi consiglio oggi cliccate su Boum _Charles Trenet