Da quando vivo a Parigi ho scoperto che…
Non esiste angolo in tutta la Ville Lumière che non sia dedicato ad un bistrot, ad un café, ad una boulangerie … oppure a Nicolas, conquistatore dei coin più belli della città
Non esiste posto che non sia raggiungibile con la metropolitana, che qui si distingue con i numeri e non con i colori… C’est super! … anche se qualche ascensore per disabili e mamme con passeggino io lo metterei, … ma forse é per questo che i parigini sono cosi’ magri… per l’infinita serie di scale da scendere e salire per entrare ed uscire dal métro … avete presente l’uscita di Montparnasse… un percorso infinito 🙂
Paris é il regno della produzione del make-up e di prodotti per la cura della persona, Loreal in testa, ma le parigine preferiscono il look nature. Se non fosse per noi “expat” Sephora sarebbe destinata al fallimento, ma d’altro canto le parisiennes doc sono affascinanti anche senza trucco…
Che le parisiennes non ci tengono al trucco, ma amano avere le unghie in ordine visto che i bar à ongles sono quasi più numerosi che le boulangerie 🙂
Che i parigini riconoscono gli italiani dalle scarpe che indossano, soprattutto se made in Italy, perché diciamocelo, qui é tutto meraviglioso… ma le scarpe proprio no!
Che se sei gentile, sorridente ed educato non basta perché se non inizi la frase con “Bonjour” e non la termini con “s’il vous plait” sarai guardato malissimo…
Che le migliori previsioni meteo sono quelle “faidate” guardando fuori dalla finestra prima di uscire. Mai visto un posto dove le previsioni, non solo cambliano ogni giorno, ma addirittura dopo poche ore… e comunque mai uscire senza ombrello, foulard, berretto ed occhiali, per essere pronti ad ogni capriccio del cielo parigino…
Che a Parigi non ci sono più le mezze stagioni, ma neppure le stagioni a dirla tutta… anzi si qui ne esiste solo una inverno, inverno ed ancora inverno… si anche a giugno!
Che i bambini parigini non urlano, non piangono, non fanno i capricci, stanno composti a tavola, sono educati, mangiano la verdura e vanno a letto entre le otto… Ok genitori parigini o voi siete bravissimi a mentire e tra le mura domestiche i vostri figli si transformano nell’incredibile Hulk… oppure tirate fuori dall’armadio Maga Mago’, Amelia, Ursula, il genio della lampada o chi per loro e passatemi subito l’incantesimo!
Che tra pregi e difetti, come nelle grandi store d’amore, non esiste posto al mondo dove mi senta cosi’ a mio agio, ispirata e felice <3
Merci Paris, je t’aime à mourir!
Se leggendo questo post volete ascoltare la stressa canzone che mi ha accompagnato scrivendolo cliccate su Je l’aime à mourir – Francis Cabrel