“… L’immagine sfumata di Julie oltre il vetro opaco del dehor lo colpisce come un pugno nello stomaco facendogli versare un po’ dell’aperitivo che si concede ogni sera in Place des Vosges, nel Marais, il quartiere dove ha scelto di vivere…Per Matt, Julie é stata come una boccata d’ossigeno, un tornado improvviso, che arriva, incasina tutto e svanisce nel nulla. Per due settimane le loro vite si sono incrociate, tra pentole, padelle, spezie e fornelli. Matt e’ arrivato a Parigi dal New Jersey, con un grande sogno nel cassetto. Aprire un ristorante. Per i primi tempi ha fatto lo chef nel bistrot italiano “Da Mario”. Julie e’ arrivata al ristorante cercando lavoro come cameriera in una piovosa giornata di settembre. Dolcevita nero, jeans e ballerine, capelli ed occhi castani, ha sempre l’aria imbronciata di una che vive sul chi va là, pronta a scappare da un momento all’altro. Di lei non dice nulla, tranne che ha 25 anni ed e’ una vera parigina. E’ taciturna, riservata ed inconsapevolmente affascinante, il che la rende ancora più bella…”
Dal mio racconto Let her go
Le Marais… le bonheur… foto e… VIDEO
Vivo, vitale, eccitante, modaiolo, di tendenza, new freack, hipster chic, il Marais, tra il terzo ed il quarto arrondissement, sulla riva destra della Senna, é uno dei miei quartieri preferiti. Qui si respirano, arte, moda, transgressione, romanticismo e libertà, il tutto condito da un sapore eccentrico, e dal profumo di cucina kosher. Un quartiere fatto di risate, cultura e défilé lungo le rues che si intersecano nel quartiere ebraico.
Ci sono diverse vie d’accesso al Marais. Per quanto mi riguarda prendo la métro, la lient 1 e scendo alla stazione di Saint Paul, attraverso la strada e mi getto nella confusione di negozi e bistrot di Rue des Rosiers.
Qui resterete affascinate dalle piccole boutique chic e dal profumo di falafel che si mescola a quello di té e macaron. Ancora non sono riuscita a pranzare dal celebre ristorate kosher Chez Marianne, ogni volta che ne ho voglia, c’é sempre una fila interminable, ma non demordo.
Ho provato invece il ristorante Les Philosophes in rue Vieille du Temple che incrocia la fine di rue des Rosiers. Les Philosophes si trova sulla destra verso Saint Paul. Qui si mangia seguendo il principio della filiera corta. I piatti sono semplici, gustosi ed il servizio buono. Difficile, anche qui, trovare posto nelle ore di punta.
Attaccato a Les Philosophes il Café “Au petit fer a Cheval” uno dei piu’ fotografati di Parigi. 🙂
Pochi passi dopo un altro Bistrot solitamente pieno “l’Etoile manquante” il nome é già un programma non pensate?
Proseguiamo fino in fondo alla via fino ad incrociare, un’altra delle mie strade preferite nel Marais, piena zeppa di negozi di makeup, bistrot, crêperie e boutique d’abbigliamento, Rue des Francs Bourgeois
Passeggiamo con gli occhi rivolti alle vetrine fino ad arrivare alla piazza più antica ed affascinante di Parigi, meravigliosa in primavera per improvvisare un pique-nique sul prato, inspirante in autunno con le foglie ingiallite che ricoprono il terriccio, romantica in inverno quando le coppie si scaldano coccolandosi salle panchine. Place des Vosges é favolosa in ogni stagione … capace di affasciare al primo sguardo e stringerti in un enorme abbraccio che ti fa sentire protetto…, sereno, a casa.
Per comprendre meglio il fascino di questa piazza suggestiva e di questo bellissimo quartiere vi lascio il link del primissimo video di Impastastorie Bistrot, spero che vi piaccia!
Vi auguro un piacevole giro nel Marais!
À TOUT À L’HEURE
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Bi dice
Bellissimo! Anche perché io sono arrivata un po' tardi alla diretta e mi ero persa un po' di cose… il tizio in nero piantato davanti a L'etoile manquante, però, non me lo sono perso: e chi lo schiodava più? 😀