” … Spinge la biciciletta a mano, i capelli sollevati dal vento, le guance arrossate dal freddo, Elise, occhi curiosi e lentiggini sul naso, alza gli occhi verso il cielo ad incontrare i rami spogli dei ciliegi, che in primavera si tingeranno di rosa. Sulla sua sinistra la Senna scorre grigia e silenziosa, due anatre sonnecchiano stanche ignare di essere al centro dell’attenzione di un fotografo che le immortala in mille scatti. A destra Nôtre Dame, maestosa, solenne ed imponente, meta dei turisti ed orgoglio dei parigini. Signora incotrastata veglia sulla città, sulle risate dei bambini, i baci degli innamorati, le marce dei soldati e di tutta la folla che quotidianamente attraversa i giardini Jean Paul II. Elise sorride pensierosa poi abbassa lo sguardo e lo posa su una panchina vuota. Un’immagine nitida le torna alla mente, una coppia abbracciata che si ripara dai raggi del sole e dalla cattiveria del mondo, stringendosi nella promessa inespressa di in un interminabile abbraccio…”
Incipit di un nuovo racconto…
Impastastorie Bistrot, la prima balade a… Nôtre Dame!
Cosa c’ é di più bello che condividere piccoli grandi attimi di felicità?
E’ proprio questo il proposito delle balade di Impastastorie Bistrot alla scoperta di Parigi. Al giovedi’, condizioni climatiche permettendo, vi porto a spasso con me attraverso i diversi quartieri della Ville Lumière, per mostrare anche a voi le mie scoperte e per farne altrettante insieme. Perché come ha scritto Chris McCandless la felicità é reale solo se condivisa.
Per quanto mi riguarda, nonostante cio’ che possono dire i malpensanti, Paris mi rende felice, questo non vuol dire che non ne veda i lati brutti, ma quelli belli sono di piu’ e mi fanno stare bene, come succede quando si é innamorati. Ed é proprio cosi’, non sono melensa, sono innamorata.
La prima puntata di Impastastorie Bistrot live from Paris, causa maltempo, é andata in onda, venerdi’ scorso anziché giovedi. Abbiamo iniziato con il botte! Partendo da… Nôtre Dame, una delle mete più gettonate.
Sono arrivata con la metro, con la linea 1 e sono scesa alla stazione Hôtel de Ville. Ho preso l’uscita di Rue de Lobau perché mi piace costeggiare l’Hôtel de Ville sul retro e godermi la vista sull’Ile de la cité con la guglia di Nôtre Dame che svetta sui tetti parigini.
Percorro il quai de l’Hotel de Ville fino a pont d’Arcole e lo attraverso, cammino lungo l’omonima via ricca di bistrot (prevalentemente turistici) e negozietti di souvenirs. Mi fermo solo all’incrocio con Rue Chanoinesse, dove al numéro 24 si trova uno dei miei angoli preferiti, il ristorante “Aux Vieux Paris d’accole” che, insieme alla Tour Eiffel, penso sia uno dei piu’ fotografati della città. Il punto forte di questo ristorante sono i tavolini all’esterno (all’interno é un po’ troppo barocco). Pranzare qui costa in media 35 euro a persona a salire. Non é affatto économico, ma la cucina é prevalentemente francese e a mio avviso non é male. Ottimo il pollo ed il dolce, mentre le entrée potrebbero essere meglio. Comunque se scegliete di far tappa qui e pranzare all’aperto vi consiglio di farlo da maggio in avanti altrimenti rischierete di congelarvi. Il che, per un romantico tête-à-tête, non é proprio l’idéale.
Se non vi fermate a pranzo é comunque d’obbligo una piccola sosta per le foto di rito. 🙂
Tornati in rue d’Arcole proseguiamo il nostro cammino fino ad imbatterci nell’imponente cattedrale di Nôtre Dame. La riconoscerete dall’interminabile fila di fronte all’ingresso principale. Proseguendo il nostro giro ci siamo infilate nei giardini Jean Paul II (dedicati a Giovanni Paolo II).
Io adoro questo angolo di pace incastrato tra la Senna e Nôtre Dame che in primavera si transforma in un posto incantevole ed incantato grazie alla fioritura dei tantissimi ciliegi ornamentali. Qui ci sono due piccole aree giochi per i bimbi con la balençoire (l’altalena) con vista sulla cattedrale. Cosa chiedere di più?
Io adoro questo angolo di pace incastrato tra la Senna e Nôtre Dame che in primavera si transforma in un posto incantevole ed incantato grazie alla fioritura dei tantissimi ciliegi ornamentali. Qui ci sono due piccole aree giochi per i bimbi con la balençoire (l’altalena) con vista sulla cattedrale. Cosa chiedere di più?
Attraversato il giardino dedicato a Jean Paul II ci ritroviamo di fronte ad Esmeralda, uno dei primi ristoranti che abbia provato qui a Paris. I menu’ offrono diversi piatti francesi pero’, ahimé, non c’é un menu enfants. Si mangia discretamente ed il personale é davvero gentile e disponible (anche con i bambini). Impagabile la vista sull’Ile de Saint Louis da una parte e Nôtre Dame dall’altra. Se non per pranzo, fateci una puntatina almeno per un caffé.
Abbiamo deciso insieme, durante la diretta, di non proseguire verso l’Ile de Saint Louis, che visiteremo durante un’altra puntata, ma di tornare indietro verso il pont au Double che unisce 4 e 5 arrondissement. Attraversiamo Quai de Montebello dove (come vedete nella foto di copertina) diversi ritrattisti sono all’opera e ci troviamo sulla rive gauche, davanti al Café Panis, posto accogliente e confortevole, ottimo per una breve sosta risotratrice. Io ne ho approfittato per ripararmi durante la grandinata che mi ha sorpreso ad inizio puntata, (debutto bagnato debutto forunato).
Di fronte si trova un delizioso giardino “Square René Viviani” dov’é possibile collegarsi al wifi gratuito offerto dal comune di Parigi, anche se io devo ancora capire come fare… cioé a parole é semplicissimo, ma il mio cell sembra bloccato :-0
Proseguendo oltre, ci troviamo di fronte ad un altro dei miei angoli preferiti la storica libreria inglese “Shakespeare and Company“. Fondata nel 1919 da Sylvia Beach é diventata negli anni luogo di incontro e soggiorno per scrittori del calibro di Hemingway e Joyce. L’interno é meraviglioso, un vero e proprio paese dei balocchi per gli amanti della scrittura e della lettura, pensate che ci sono ancora i letti su lui hanno dormito gli scrittori più famosi che sono passati di qui e che oggi sono a disposizione degli studenti che trovano temporaneamente lavoro in libreria. Naturalmente da Shakespeare and Co é possibile acquistare libri e fermarsi a leggerli, come in una favolosa sala di lettura, ma per trovare un cantuccio libero mettetevi in fila, a volte é quasi impossibile entrare dal grande afflusso di turisti ed habitué.
Da circa due anni, accanto alla libreria, ha aperto un piccolo caffé delizioso, con vista su Nôtre Dame. I posti a disposizione all’interno sono davvero pochi, ma fuori ci sono grandi tavoli in legno dove potrete consumare il vostro spuntino. Qui potete trovare ottime centrifughe, frullati, caffé, thé, cappuccino, plumcake, cheesecake ed altri dolci anglosassoni oltre a deliziosi bagel “fait maison” sia dolci sia salati.
Io mi sono fermata qui per un pranzo veloce e per 15 euro ho preso un bagel vegan, davvero buonissimo, un muffin al cioccolato strepitoso ed una centrifuga favolosa. Insomma avrete capito che questo posto mi piace tantissimo. Per non parlare della vista…
Una volta usciti da Shakespeare and Co Café se giriamo a sinistra ci dirigiamo verso il coloratissimo e vivace quartiere latino, se invece svoltiamo subito a destra, in rue Saint-Julien-le -Pauvre e la percorriamo fino in fondo, ci troveremo davanti ad un altro dei locali più fotografati a Paris, Odette, dove si dice facciano i migliori choux alla crema della Ville Lumière. E’ vero? Appena li assaggero’ vi sapro’ dire, magari andiamo insieme a provare come sono, che dite?
Se all’incrocio di rue Galande, guardando Odette, girate a destra, vi ritroverete nel quartiere latino, altrimenti, verso sinistra, vi incamminerete verso la zona di Saint Germain.
Oppure, se volete fare come me, tornate indietro e percorrete quai de Montebello ammirando le ricche esposizioni dei Bouquiniste (io perderei ore ed ore a sfogliare tutti i libri che si trovano sulle bancarelle lungo la Senna)
Arrivati a questo punto attraversiamo di nuovo Pont au Double dove un carretto per le crêpes attira i turisti e ci incamminaimo di nuovo verso l’Hôtel de Ville.
Mi incanto come una bambina di fronte alle bolle giganti che prendono il volo verso il cielo e davanti alla “manège”, la giostra storica, che staziona davanti all’ingresso della metropolitana oggetto delle fantasie e dei desideri di grandi e piccini.
Con mille sogni negli occhi e tante nuove storie nel cuore, vi saluto e mi incammino verso casa pensando già a dove portarvi giovedi’ 2 marzo per la prossima puntata di Impastastorie Bistrot live from Paris…
Siete pronte sognatrici? Andremo a…
Sorpresa!!!
Lo scoprirete seguendo gli appuntamenti di Impastastorie Bistrot su Instagram e gli aggiornamenti su Facebook. Vi aspetto!
Ps … voi dove vorreste andare? Scrivetemelo qui sotto… Chissà che il vostro desiderio non diverti realtà 😉
Leggendo questo post vi consiglio di ascoltare ZAZ – Comme ci comme ça
Carol dice
Ciao , avevo seguito questa diretta e mi ha emozionato tantissimo….rileggere il percorso mi ha permesso di memorizzarlo meglio. Sei bravissima e hai avuto un'ottima idea. La prossima esterna? Sacre coeur? Mia mamma ci ha vissuto un paio d'anni mi farebbe piacere vedere il quartiere !!! A presto carol
Impastastorie dice
Ciao Carol, grazie di cuore! Sono contenta che la prima esterna di Impastastorie Bistrot ti sia piaciuta, siamo un bel gruppo ed é piacevole andare insieme alla scoperta di questa meravigliosa città. A Montmartre voglio portarvi con una giornata di sole per godere al massimo il panorama meraviglioso dal Sacre Coeur! Chissà come sarà il tempo questo giovedi'? Vedremo… Un abbraccio grande!