“… Riso venere nero, profumato, come il pane appena sfornato ed afrodisiaco, l’ideale per sedurre e conquistare, pomodori secchi di Tiglieto, asparagino di Albenga, cipolla di Tropea caramellata, pinoli e sedano rapa aromatizzato alla curcuma, un’altra nota afrodisiaca per assicurarsi che il suo piano andasse a buon segno. Un po’ di Liguria e tanto gusto italiano, questa la ricetta ideale di Lucille per convincere Luc ad aiutarla…”
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Riso venere nero ai sapori di Liguria e non solo!
Eccomi con uno dei miei piatti preferiti in assoluto! Come avrete capito ho delle chiare preferenze in cucina…. per pistacchio …. , cannella …, essenza di fichi … e risotti! Il risotto è in assoluto il mio comfort food. Mi piace sperimentare, cambiare, combinare, mischiare, inventare, azzardare, così nascono risotti sempre nuovi, colorati e saporiti. Questo in assoluto è uno dei migliori. Persino il mio giudice ipercritico, mio marito, ha detto che è super! Così ho deciso di proporvelo. E’ davvero supergustoso a partire dal riso venere nero che già da se ha un profumo ed un sapore particolari che io adoro! In casa avevo dei meravigliosi asparagini d’Albenga, che avevo comprato al mercato orientale in centro a Genova, bellissimi davvero e dei pomodori secchi sott’olio di Tiglieto che erano una meraviglia, in più i pinoli che mi ha portato un contadino. Non potevo non mettere in questo piatto un po’ di Liguria! E voi? Cosa ne pensate di questo risotto? Ah già 🙂 prima lo dovete assaggiare. E allora via con la lista degli ingredienti.
Ingredienti
per due persone
180 gr di riso venere nero
1 o 2 cipollotti di tropea
1 cucchiaino zucchero di canna
essenza ai fichi qb
5 pomodori secchi sott’olio di Tiglieto
2-3 fette di sedano rapa
un mazzetto piccolo di asparagini d’albenga
curcuma qb
una manciata di pinoli
olio evo qb
Pronte a cucinare il riso venere nero ai sapori di Liguria? Allora per prima cosa lavare bene il riso sotto acqua fredda con l’aiuto di un colino a maglie strette. Poi lavare asciugare e tagliare tutte le verdure. Mettere una pentola con l’acqua a bollire sul fuoco e cuocere il riso venere nero per una quarantina di minuti. Il sale con le cotture così lunghe io lo aggiungo sempre a metà cottura o verso la fine. Mentre il riso cuoce prepariamo il condimento. In una padella con un filo di olio extravergine d’oliva mettere a cuocere il cipollotto lavato, asciugato e tagliato a pezzetti, mentre cuoce aggiungere lo zucchero di canna per caramellare e l’essenza di fichi (o aceto balsamico) se vi piace ben caramellato potete aggiungere anche una goccia di sciroppo d’agave. Lasciate sfumare e caramellare bene poi aggiungere gli asparagi tagliati a pezzettini, prima i gambi, poi verso metà cottura le punte, devono restare croccanti, ma cotte. Salare a piacere! A parte tagliare il sedano rapa a dadini, passarlo nella curcuma e bollirlo in un pentolino con l’acqua, anche questo deve restare croccante. Se volete potete aggiungere all’acqua di cottura ancora un po’ di curcuma, a seconda di quanto volete insaporire il vostro sedano rapa! Tagliate a pezzetti anche i pomodori. Tostate i pinoli e schiacciateli appena. Quando il risotto sarà pronto scolatelo, e conditelo con gli asparagi ed i cipollotti caramellati, il sedano rapa alla curcuma e i pomodori secchi di Tiglieto. Se serve condire con un altro pizzico d’olio evo. Impiattare con un coppapasta e guarnire con un po’ di sedano rapa tenuto da parte, qualche punta di asparago ed i pinoli tostati schiacciati. Et voilà uno dei risotti più buoni di sempre è pronto da servire. Inutile che vi dica che è ottimo anche freddo!
Allora cosa vi sembra di questo risotto? Sano, gustoso, colorato, prelibato, profumato. Insomma si è capito che a me piace tantissimo :))) Spero possa piacere anche a voi! Le quantità degli ingredienti si possono variare a seconda dei vostri gusti! Non mi resta altro da dirvi se non buon appetito!!! 😉 Aspetto i vostri commenti! 😀
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Mi raccomando non dimenticate di leggere anche il racconto! Cosa starà combinando Lucille? Lo scoprirete nelle nuove puntate di Stay
Se cucinando o leggendo il racconto volete ascoltare la canzone che da il titolo alla storia cliccate su Stay – Mikky Ekko