“Candidi come la panna, soffici come zucchero filato, luccicanti come piccoli cristalli e meravigliosi come le stelle, poteva restare tutto il giorno ad osservare cadere i fiocchi di neve, ma la piccola Bianca doveva tornare a casa per la festa…”
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Pandolce genovese basso
(guai a chiamarlo panettone)
Ingredienti:
400 gr di farina per ogni tipo di impasto Mulino Marino
100 gr di farina Petra 1 o 3
200 gr di burro
150gr di zucchero semolato
3 cucchiai di latte
1 bustina circa di lievito per dolci
1 uovo
1 cucchiaino e 1/2 di miele d’acacia
Mezza fialetta di aroma all’arancia
50 grammi di gocce di cioccolato
40 gr di nocciole intere
50 grammi di pinoli
250 grammi d’uvetta (o poco più)
1 cucchiaino circa di vaniglia bourbon in polvere
4 o 5 fichi secchi
moscato qb
Eccoci alle prese con un dolce della tradizione genovese. Io preferisco, per gusto personale e (ahimé) per tempo a disposizione, la versione bassa. Stiamo parlando del pandolce o panduce (si pronuncia panduse) e guai a chiamarlo panettone perché panettone proprio non è. Mettiamoci al lavoro, possiamo coinvolgere anche i nostri piccoli nella preparazione anche se, probabilmente, alla fine dovrete aggiungere qualche chicco d’uvetta in più perchè loro ne mangeranno un bel po’. Ingredienti alla mano, procediamo.
Mettere subito l’uvetta a bagno nell’acqua, tagliare i fichi e metterli a bagno in un po’ di moscato dolce.
Tirare burro e uova fuori dal frigo almeno mezz’oretta prima di iniziare in modo che siano a temperatura ambiente.
Quando il burro è abbastanza morbido tagliarlo a tocchetti metterlo in una ciotola abbastanza capiente e mischiarlo prima con lo zucchero, poi aggiungo, il miele, l’aroma d’arancia, la vaniglia ed infine l’uovo ed impasto fino ad ottenere un composto abbastanza omogeneo. In un altra ciotola mischiare tra di loro farine e lievito. Man a mano aggiungere le farine nel composto con l’uovo e continuare a girare con un cucchiaio, aggiungere infine il latte a temperatura ambiente. Quando non riusciamo più ad impastare con il cucchiaio iniziamo a farlo con le mani. Impastare bene, ma non troppo, quanto abbiamo ottenuto una palla uniforme aggiungiamo l’uvetta ben strizzata, i pinoli, le nocciole ed i fichi strizzati bene, infine il cioccolato. Impastare bene, formare una palla, coprire con un canovaccio e lasciare riposare per un’oretta circa. Poi stendere della carta da forno su una leccarda, tagliare la palla in due parti uguali e formare due palle che sistemeremo agli angoli opposti della leccarda dando la forma tipica del pandolce con le mani senza schiacciarlo però. Fare dei tagli a scacchiera in cima alla pasta ed infornare (preriscaldato statico) a 180° per 45 minuti circa. Io non ho messo i canditi perché nella mia famiglia non li vogliono, ma nel caso potete sbizzarrivi. Buona preparazione e buon appetito!!!
Se vuoi ascoltare la canzone che dà il titolo alla favola clicca su I’ll be home for Christmas – Smokey Robinson and the Miracles